Trail running

Camignada poi siè refuge vincono la 49.ma edizione Enrico Basso e Martina Da Rin Zanco

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Camignada poi siè refuge

33 chilometri, con 1.600 metri di dislivello positivo, partendo dalla cornice del lago di Misurina per toccare, nell’ordine, i rifugi Auronzo, Lavaredo, Locatelli, Pian di Cengia, Comici e Carducci e arrivare poi al traguardo posto sulle sponde del lago di Auronzo.

Questo il tracciato della Camignada poi siè refuge, storica gara di corsa in montagna che domenica 7 agosto ha richiamato quasi settecento concorrenti. Un percorso di rara suggestione quello proposto, ormai da mezzo secolo, dalla Sezione Cadorina di Auronzo del Club alpino italiano.
La Camignada, infatti, si svolge dall’estate del 1973 e quella celebrata domenica 7 agosto è stata l’edizione numero 49.

A iscrivere il loro nome nell’albo d’oro sono stati il trevigiano Enrico Basso e la bellunese Martina Da Rin Zanco.

Nella prima parte di gara a condurre è stato un gruppetto formato da atleti di casa, vale a dire Lorenzo Pais Bianco, Nicola Pais Bianco e Federico Vecellio Patis.
I tre sono passati in testa fino al rifugio Carducci, quando è iniziata la lunghissima e temuta discesa della Val Giralba. Qui, Basso ha operato il sorpasso, prendendo la leadership per non mollarla più fino al traguardo: 3h22’17” il riscontro cronometrico per l’atleta trevigiano.
Sul podio i due auronzani Federico Vecellio Patis e Lorenzo Pais Bianco, staccati rispettivamente di 4’29”2 e 8’11”2.
A completare la top five un altro runner trevigiano, Nicola Reginato, e un altro auronzano, Nicola Pais Bianco.

«Non avrei mai immaginato di vincere» commenta il vincitore. «Non è molto che ho iniziato, sono meno di due anni. In partenza mi sentivo bene e poi ho provato a forzare rimanendo solo.
Sono riuscito a mantenere il vantaggio e a ottenere una grandissima soddisfazione: spero sia la prima di una lunga serie».

La gara in rosa ha visto il dominio di Martina Da Rin Zanco: la ragazza di Laggio di Cadore, già vincitrice lo scorso anno, non ha avuto rivali, infliggendo distacchi pesanti alle avversarie e anche agli avversari: Martina ha infatti conquistato la terza piazza assoluta. Sul podio femminile sono salite anche la cortinese Shari Chenet e la bellunese Alessia Menel.

«Ho vissuto una stagione intensa e in partenza ero un po’ stanca» dice la vincitrice. «Con il passare dei chilometri però mi sentivo bene e credo di aver fatto una bella prova. È bellissimo vincere alla Camignada, gara che seguo fin da quando ero bambina».

La Camignada di domenica 7 agosto è stata preceduta, sabato 6, dalla Camignada Kids – memorial di Enrico Vecellio Taiarezze, gara sui 2.5 chilometri lungo il lago di Auronzo riservata agli under 13. Oltre un centinaio i giovanissimi atleti che hanno partecipato, nonostante la pioggia battente.

Positivo il bilancio dell’organizzazione. «Abbiamo avuto un’ottima risposta da parte dei concorrenti» afferma il vicepresidente del Cai di AuroronzoMassimo Casagrande. «Siamo stati graziati dal meteo: le previsioni della vigilia erano incerte ma la gara è stata accompagnata dal sole, tranne che per alcuni momenti di pioggia nel tardo pomeriggio.
Crediamo anche che siano state apprezzate le piccole novità che abbiamo introdotto: la doppia possibilità di partecipazione, competitiva e non competitiva, e i premi ad estrazione ogni ora.
Si è trattato di una bella edizione che ci dà entusiasmo per preparare al meglio l’edizione del mezzo secolo nel 2023. Un grande grazie va a tutte le associazioni e i volontari che hanno collaborato».

«La Camignada è un patrimonio di Auronzo e degli auronzani» così  l’assessore al turismo del comune di AuronzoRoberto Pais Bianco. «È e potrà divenire ancora di più in futuro un appuntamento importante del calendario estivo e di questo va dato merito al Cai».

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