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Partito l’assalto al TOR130 – Tot Dret

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TOR130


Sono partiti in 386 da Gressoney-Saint-Jean
 per la terza gara del TORX®. Il TOR130 – Tot Dret è una competizione impegnativa, che permetterà ai corridori di percorrere gli ultimi 130 chilometri del Tor des Géants® con 12.000 metri di dislivello in tempi però molto più stringenti. I paesaggi, quelli, non cambiano, e restano quelli maestosi della Valle d’Aosta, al cospetto di Monte Rosa, Cervino, ed infine Monte Bianco, preceduto dal passaggio al Col de Malatrà.

L’arrivo è infatti a Courmayeur: i primi – da tenere d’occhio ci sono, tra gli altri, Henri Grosjacques, vincitore l’anno scorso, Antoine Kauffmann, terzo al GTC55 quest’anno, Gilles RouxFabio Di Giacomo e, tra le donne, Alessandra Boifava, terza nel 2018, Oksana Riabova, quest’anno seconda alla MCC, Cristiana Follador – arriveranno al Jardin de l’Ange dopo circa 24 ore.
Il record appartiene a Giuliano Cavallo (23h01’25” fatto registrare nel 2019), che però quest’anno non sarà della partita, mentre quello femminile è un forse inarrivabile 26h38’16” di Francesca Pretto nel 2018.

Il TOR130 – Tot Dret mette a disposizione 200 PAX – pettorali per il TOR330 – Tor des Géants® del 2023 – per i finisher, indipendentemente dalla loro posizione in classifica.

Jonas Russi in testa al TOR330 – Tor des Géants prima dell’ultima notte

Quella che i corridori del Tot Dret affronteranno sarà l’ultima notte per la testa del TOR330 – Tor des Géants®: una notte che, dal punto di vista del meteo, si preannuncia ricca di incognite.
Se saprà gestirsi, l’incognita sulla vittoria del primo TOR di Jonas Russi, dopo averlo visto sfumare a “pochi” chilometri dal traguardo l’anno scorso, non sussiste.
Lo svizzero viaggia infatti sui tempi del 2021 di Franco Collé (che trionfò sotto l’arco alle 4.43 del mattino) e, soprattutto, con un vantaggio rassicurante sulla pattuglia di italiani dietro di lui, guidata da un ottimo Simone Corsini e, un po’ più distanti, dai due Andrea, Macchi e Mattiato.
Tutto apertissimo, invece, nella gara femminile, con Silvia Trigueros Garrote e Sabrina Verjee separate da una manciata di minuti.
L’esperienza dell’iberica, tre volte regina e decisa a migliorare il proprio record di 85h23’13” del 2019, servirà a fare la differenza nell’ultimo centinaio di chilometri? Al terzo posto momentaneo l’australiana Sophie Grant.
Nessuno stravolgimento nel TOR450 – Tor des Glaciers
Sono finiti gli aggettivi per descrivere la cavalcata di Sebastien Raichon nel TOR450 – Tor des Glaciers: circa 7 ore di vantaggio sulla coppia composta da Tiaan Erwee e Luca Papi, altrettante sul record dell’italo-francese.
E anche Marina Plavan resiste imperterrita alla fatica: a Niel, ben oltre la metà del percorso, l’italiana guida con più di due ore di vantaggio su Isabelle Ost e Nicky Spinks.

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