Podismo
DOMENICA DI CORSA CON L’UNESCO CITIES MARATHON FVG
UNESCO CITIES MARATHON FVG
Inizia il conto alla rovescia per la maratona che domenica 26 febbraio andrà da Palmanova ad Aquileia e ritorno: per la trevigiana Edi Cadorin sarà la 324^ gara sulla distanza dei 42,195 km.
In cartellone anche mezza maratona, nordic walking, Unesco in Rosa e Special Run
Palmanova, 24 febbraio 2023
Inizia il conto alla rovescia. Domenica 26 febbraio è il giorno dell’Unesco Cities Marathon FVG, la maratona delle città dell’Unesco, che torna a quattro anni di distanza dall’ultima volta: l’ultima edizione si era disputata nel marzo del 2019.
La successiva, nel 2020, è stata fermata dalla pandemia.
E così è stato nel 2021 e 2022.
L’Unesco Cities Marathon FVG si ripropone – l’edizione è la numero 8 – con un percorso nuovo di zecca: partenza e arrivo saranno a Palmanova, nella scenografica Piazza Grande, e poco dopo metà gara gli atleti transiteranno per Aquileia. Due città Patrimonio dell’Unesco unite nel segno dello sport. Start alle 9.30. Tra gli iscritti, atleti di una decina di nazioni.
Al maschile, annunciati il goriziano Alessio Milani, sceso a 2h24’47” nell’ultima maratona di Berlino, e l’austriaco Christian Lackinger, quinto ad Aquileia nel 2018. Al femminile, la slovena Mateja Kosovelj, stella della corsa in montagna, 2h43’03” di record personale sulla maratona. Maratona e non solo.
Sulle strade della Storia, ci sarà spazio anche per la seconda edizione della Iulia Augusta Half Marathon, prova sui 21,097 km della mezza maratona che scatterà in contemporanea con la gara sulla distanza regina, per l’Unesco in Rosa, la corsa con fini benefici dedicata alle donne, per il nordic walking e per la Special Run, la passerella degli Special Olympics. Domani, sabato 25 febbraio, alle 10, apre l’Expo Marathon presso la Loggia del Comune di Palmanova: inizia la distribuzione di pettorali e pacchi gara per gli iscritti.
LA SFIDA DI EDI
L’anno scorso ha superato di slancio quota 300. Anzi: ha fatto direttamente 301. Perché in agosto, al Lago d’Orta, ne ha concluse tre in altrettante giornate, superando così la fatidica soglia delle 300 maratone e ultramaratone corse in carriera. La trevigiana Edi Cadorin, 68 anni, dal 2022 fa parte dell’albo internazionale dei supermaratoneti, atleti sui generis, autentici fachiri della fatica applicata alla corsa, che ogni anno collezionano decine di traguardi in ogni parte del mondo. L’importante è che la gara sia lunga almeno quanto i 42,195 km che costituiscono la classica distanza della maratona. Edi corre dal 2001, esordì nella seconda edizione della Maratona Sant’Antonio, che allora partiva da Vedelago per concludersi a Padova.
E da quel giorno non si è più fermata, correndo maratone e ultramaratone in ogni parte del mondo: dalla Cina al deserto del Sahara, dalle grandi classiche (New York in primis) alle gare sottocasa (non ha saltato neppure un’edizione della Treviso Marathon), alla 100 km del Passatore, l’appuntamento che non può mancare nel curriculum di un ultramaratoneta che si rispetti.
Sino al 2012, Edi gestiva un negozio di fotografia in centro a Treviso. Poi, con l’avvento del digitale, è andata in pensione e da allora ha potuto dedicarsi con ancora maggiore tranquillità al suo hobby preferito. Al suo fianco, il marito Vladimiro che la segue ovunque, approfittando dei viaggi per dare sfogo alla passione per la fotografia. Mentre il figlio Massinissa, da casa, è pronto a rilanciare nei social le imprese della mamma.
Edi, volto notissimo – e non potrebbe essere diversamente – nel panorama del podismo nostrano, non corre con l’assillo del cronometro. Anzi, tutto sommato, il ritmo di corsa è l’ultima delle sue preoccupazioni. Il prossimo obiettivo? La 324^ maratona in carriera.
Lo raggiungerà domenica a Palmanova, una settimana dopo aver corso la Maratona di San Valentino a Terni. Da qualche parte c’è sempre un traguardo da tagliare per Edi Cadorin.
RIANIMATORI DI CORSA
Se c’è un problema di… cuore, all’Unesco Cities Marathon FVG l’aiuto arriverà di corsa.
Al via della maratona di domenica 26 febbraio ci sarà anche il BLS-RUN Team “…rianimatorINcorsa”, una squadra di podisti abilitati a svolgere manovre di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce. Grazie alla collaborazione con la “Lega Friulana per il Cuore”, il BLS-RUN Team ha debuttato nel 2014 proprio all’Unesco Cities Marathon. E anche quest’anno i volontari del BLS-RUN Team, con le loro caratteristiche magliette arancioni, saranno pronti a prestare soccorso in caso di bisogno. “L’Unesco Cities Marathon – spiega Gianni Stelitano, fondatore del BLS-RUN Team – è stata la prima gara che, con convinzione, ha accolto e sostenuto la nostra idea di sport e prevenzione; di educazione al movimento e consapevolezza dei rischi che, purtroppo, sono insiti in ogni attività.
La speranza è ovviamente sempre la stessa: di godersi la corsa, senza dover mai intervenire”. Ecco la composizione del BLS-RUN Team per l’Unesco Cities Marathon 2023.
Maratona: Maurizio Andreatti, Cristiana Macor, Mauro Zanardo, Spartaco De Flaviis. Mezza maratona: Cristian Gerussi, Erica Securo, Chiara Rapretti, Gianni Stelitano, Max Pividore, Sabrina Saccavini.
I PACER
Quattordici “angeli custodi” per fare della Unesco Cities Marathon FVG un’esperienza ancora più divertente e alla portata di tutti.
Anche quest’anno, per la maratona e la mezza maratona, sarà attivo un servizio di pacer per gli atleti che correranno con un obiettivo cronometrico prefissato. Ben dieci le fasce di ritmo nella maratona, sei invece nella mezza maratona. Il gruppo si chiama Pacer Nordest e coinvolge atleti provenienti da diverse parti del Triveneto. Ecco le fasce di ritmo e i nomi dei pacer. Maratona. 3h00’: Andrea Paggiarin, Andrea Melpignano. 3h15’: Marco Grimaz, Francesco Perini. 3h30’: Fabio Corradin, Francesco Costantino. 3h45’: Astrid Faganel, Irene Palazzi. 4h00’: Gianluca Pagazzi, Niro Fortunato. 4h15’: Matteo Altavilla, Dorotea Lo Cascio. 4h30’: Roberto Dindo, Simone Oliva. 5h00’: Andrea Leita, Susana Imperatriz Huezo Orellana. 5h30’: Domenico Masiero, Spartaco De Flaviis. 6h00’: Silvano Corsale, Daniele Zoli. Mezza maratona. 1h30’: Matteo Pecile, Nicola Divicari. 1h35’: Cristian Gerussi, Giovanni D’Auria. 1h40’: David Corsi, Massimiliano Trovato. 1h45’: Alessio Nosiglia, Davide Dal Bianco. 1h50’: Stefano Ciani, Celeste Facchin. 2h00’: Stefano Gori, Gianpaolo Palladino.
IL PERCORSO
Da Palmanova ad Aquileia e ritorno. L’edizione 2023 dell’Unesco Cities Marathon FVG sarà una lunga corsa nella Storia che collegherà idealmente le due città Patrimonio dell’Unesco. Cinque i Comuni toccati dal percorso: Palmanova, Bagnaria Arsa, Cervignano del Friuli, Terzo di Aquileia e Aquileia. Maratona e mezza maratona partiranno alle 9.30 dalla suggestiva Piazza Grande a Palmanova.
La corsa, subito dopo l’avvio, uscirà da Porta Cividale e, svoltando a destra, percorrerà il tragitto all’esterno dell’antica città-fortezza (SP252), costeggiando le antiche mura sino a Porta Aquileia.
Da qui, ritornerà in Piazza Grande (3° km), per poi uscire nuovamente da Porta Cividale e tornare a percorrere la strada perimetrale della città. Al 6° chilometro, dopo una svolta a sinistra, la corsa imboccherà via Privano percorrendo un breve tratto di sterrato. Si proseguirà sino alla rotonda di Bagnaria Arsa, per poi imboccare la statale 352 che condurrà i maratoneti verso Cervignano. Dopo circa 3 chilometri, un’altra rotonda condurrà la gara sulla bretella che si sviluppa all’esterno dell’abitato di Cervignano.
Poco più avanti, al 13° chilometro e mezzo di corsa, avverrà il giro di boa della mezza maratona che a quel punto rientrerà verso Palmanova utilizzando il medesimo tragitto dell’andata.
La maratona, proseguendo sulla statale e attraversando anche il territorio comunale di Terzo di Aquileia, arriverà invece all’ingresso di Aquileia: l’inversione di marcia, per prendere nuovamente la direzione di Palmanova, avverrà al 23° chilometro, nei pressi del colonnato romano, proprio nel punto in cui, nel 2013, scattò l’edizione inaugurale della maratona che quell’anno si concludeva a Cividale.
L’ingresso a Palmanova avverrà da Porta Aquileia e il traguardo, per entrambe le gare, sarà nella scenografica Piazza Grande.
CAMPIONATO NAZIONALE CSEN
L’Unesco Cities Marathon FVG sarà valida come Campionato Nazionale CSEN di corsa su strada.
Lo CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) è un Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal Coni: ha 1.650.000 tesserati e oltre 15 mila società affiliate (www.csen.it).
UNESCO IN ROSA & SPECIAL RUN
Divertimento. Condivisione. Solidarietà.
Tra gli eventi che domenica 26 febbraio accompagneranno il ritorno dell’Unesco Cities Marathon FVG, c’è anche l’Unesco in Rosa, la grande corsa al femminile nata per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e dei corretti stili di vita, ma anche per favorire il recupero al sorriso delle persone colpite e guarite dal male, perché sempre più spesso “guarire si può”, come ci dice la scienza.
Dedicata alle donne ma aperta anche agli uomini, Unesco in Rosa significa corsa, camminata a passo libero, nordic walking e fit walking. E’, in una parola, movimento.
E il movimento rappresenta uno dei più importanti baluardi contro l’insorgenza della malattia. L’edizione 2023 dell’Unesco in rosa scatterà da Piazza Indipendenza a Cervignano del Friuli alle 10.45, per concludersi tra le colonne del Foro Romano di Aquileia. Il percorso, di circa 7 chilometri, nel tratto finale sarà lo stesso di maratona e mezza maratona. Emozioni garantite, insomma.
E la cornice storica, nel cuore dell’antica città romana Patrimonio dell’Unesco, farà il resto. Le iscrizioni, già aperte, saranno possibili anche nella stessa mattinata del 26 febbraio, a Cervignano, sino a pochi minuti dal via. Le prime 300 iscritte riceveranno la t-shirt ufficiale dell’evento e la spilletta “Nastro Rosa LILT”. Nel cartellone dell’edizione 2023 dell’Unesco Cities Marathon FVG ci sarà inoltre la Special Run, una manifestazione dedicata agli atleti Special Olympics che percorrerà un tratto ridotto (4 km) – con partenza alle 11 da Terzo di Aquileia e arrivo ad Aquileia – del tracciato della maratona. Una festa nella festa, aperta agli atleti ma anche ai loro famigliari, destinata a riempire di sorrisi un evento che da sempre ha un occhio di riguardo per la funzione sociale dello sport.
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