Trail running
Monte Zerbion Skyrace: le dichiarazioni dei protagonisti
Monte Zerbion Skyrace
Nadir Maguet Non è mai facile vincere quando rientri tra i favoriti, è stata una bellissima gara, in casa, con tanti amici sul percorso. Nel passaggio di stagione, tra lo sci alpinismo e il trail running, mi aspettavo qualche grado in più, però va bene così: ho rotto il ghiaccio e spero di fare una bella stagione. Il taglio allo Zerbion? Decisione giusta, già il sentiero, con neve e fango, era abbastanza scivoloso: scelta giusta, meglio prevenire gli imprevisti in montagna».
Giulia Pol: «Sono incredula, pensavo di aver tagliato il traguardo per seconda e invece ho vinto: sono contentissima, non me lo aspettavo. Che bello, sono felice anche di essere riuscita a riconfermare il titolo. Sapevo di poter recuperare in discesa, ma non pensavo certo di arrivare davanti a tutte».
Manuel Bosini: «Abbiamo trovato nebbia in cima, ma con una temperatura alla fine piacevole. Sono contento della mia prestazione, in questo periodo sono in forma e anche oggi ho corso bene. Felice della vittoria, dopo il terzo posto dello scorso anno».
Marina Plavan: «Rientro da un infortunio ed è per questo che ho scelto la gara più corta. Di solito prediligo prove decisamente più lunghe. Sono contenta di aver partecipato alla 18 chilometri e di averla vinta».
Sert Yoann: «Ero qui per un raduno con Crazy, ne abbiamo approfittato per ritrovarci in amicizia, allenarci e gareggiare. Una bella prova, organizzata da persone che conoscono molto bene questo mondo. È stato un piacere essere qui».
Corinna Ghirardi: «È la prima volta al Monte Zerbion e sono contenta di aver partecipato, sono partita con calma e senza particolari aspettative, piano piano ho scalato posizioni, fino ad arrivare alla vittoria. Percorso bello, con una prima parte corribile e una seconda decisamente più verticale, che mi ha permesso di recuperare».
Carol Brunod, presidente Montagnesprit: «A fine giornata possiamo dire di essere felici, alla vigilia eravamo un po’ preoccupati per la meteo. Purtroppo abbiamo dovuto variare il percorso e non siamo riusciti ad arrivare in vetta, ma è stato ugualmente spettacolare e tutti sono rimasti contenti. Le persone per organizzare un evento di questa portata non bastano mai, ringraziamo tutti i nostri volontari, i partner privati, la Regione Autonoma della Valle d’Aosta e il comune di Châtillon».
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