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Trail running

GRIGNE SKYMARATHON

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GRIGNE SKYMARATHON

GRIGNE SKYMARATHON

Il francese Luison Coiffet e l’americana Hillary Gerardi hanno firmato la 2ª edizione di Grigne Skymarathon, unica tappa italiana 2023 di Skyrunner World Series prima della finalissima che si terrà a fine ottobre nella consueta location di Limone sul Garda. Dopo lo slittamento di un giorno causa meteo, questa mattina 374 corridori del cielo (334 uomini e 40 donne) hanno potuto confrontarsi sul tecnicissimo tracciato lecchese da 42km e 3600m d+ con passaggio ai 2184m della Grigna Meridionale e ai 2410 di quella Settentrionale.

In palio punti preziosi nel circuito Skyrunning World Series, un pass per il mitico Trofeo Kima e il prestigio di portare a termine una delle gare che hanno fatto la storia di questa disciplina.

UN TRACCIATO DIFFICILE DA INTERPRETARE:  
dalla piazza di Pasturo (650 m) i concorrenti sono velocemente saliti in quota  sino ad imboccare la Traversata Bassa in direzione Rifugio Porta e Piani Resinelli. Da qui hanno imboccato un ripido single track che li ha portati al Rifugio Rosalba (1730 m) dove si sono immessi nello spettacolare Sentiero Cecilia.  Al cospetto di pareti sulle quali hanno arrampicato generazioni di alpinisti, superando verticali guglie e pinnacoli dalle forme spesso bizzarre, hanno raggiunto la vetta della Grigna Meridionale (2177m).

Dalla cima, con l’aiuto di una catena, si sono calati  lungo il versante settentrionale, per poi aumentare il ritmo e raggiungere a grandi falcate il  Rifugio Elisa (1518 m). Nella salita della Val Cassin, passaggio al Rifugio Bogani (1822 m) e sulla tecnica ascesa che li ha portati verso la cima della Grigna Settentrionale (2409 m) la gara è entrata nel vivo.

Come sempre, la differenza la si è fatta nella tecnica discesa verso il Rifugio Pialeral (1320 m) e la successiva risalita verso la chiesetta di San Calimero (1499 m). L’ultimo tratto verso il Rifugio Riva (1020 m) e il traguardo di Pasturo ha presentato il conto a chi aveva osato troppo nella prima parte di gara e premiato chi si è saputo gestire.

GARA UOMINI:
se nella prima parte di gara il duo italiano composto da Daniel Antonioli e William Boffelli ha provato a seminare il panico con un forcing importante, nella salita che portava al Grignone il campione europeo di vertical Luison Coiffet ha innestato le ridotte e si è portato al comando portandosi in fuga lo spagnolo Manuel Merillas. Tra i due è stato un serrato testa a testa sino in località Pialeral dove  il francese ha nuovamente allungato per poi presentarsi in solitaria al traguardo di Pasturo con crono di 4h54’15” che sarà anche il tempo da battere nelle edizioni a venire. Sul podio con lui anche Merillas (4h55’52”) e l’italiano Cristian Minoggio (5h00’42”). Completano la top five il britannico Finlay Wild e il marocchino naturalizzato spagnolo Zaid Ait Malek. Seguono nell’ordine William Boffelli, Daniel Antonioli, Luca Del Pero, Esteban Olivero e Pere Aurell.

GARA DONNE:
Hillary Gerardi concede il bis, ma questa volta sul tracciato originale con passaggio in Grignetta e Grignone. Per lei una gara tutta all’attacco e successo di giornata in 6h12’05” che sarà il tempo di riferimento per la gara in rosa. Secondo posto per la spagnola Ainara Urrutia (6h36’41”) e terzo per la canadese Kalie Mccrystal (6h37’46”). Bene pure Ohiana Azkorbebeita, Rea Kolbl, Marcela Vasinova, Elisa Pallini, Ruut Uusitalo, Daniela Rota e Lisa Risch.

DIETRO LE QUINTE:
dietro le quinte Team Pasturo in collaborazione con Falchi Lecco e GSA Cometa hanno coordinato oltre 200 volontari. Tra loro 50 uomini del soccorso alpino e ben 4 guide hanno vigilato sulla sicurezza dei concorrenti.

L’evento è stato supportato da Regione Lombardia e da diversi enti locali, ha avuto come sponsor tecnico Scott Sport Italia supportato da DF Sport Specialist.

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